La sfida di Atanor con San Lorenzo è quella di creare oggetti d’argento adeguati allo spirito del tempo. Questo processo passa attraverso due obbiettivi: stabilire un eccellente rapporto tra materiali, forme, funzioni e far emergere non tanto i prodotti quanto il loro “perché”.
Per Atanor, San Lorenzo ha creato oggetti all’apparenza di una semplicità disarmante che nascondono accorgimenti minimi ma importantissimi. Collana, braccialetto ed anello alternano l’allegria del colore dato dalle perline di vetro, all’eleganza delle sfere di argento.
Il bracciale nasce da un modulo base fisso pensato per realizzare anche una sequenza personalizzabile. Il sistema di chiusura infatti, intuitivo, facile e sicuro formato da due identici anelli d’argento, consente di agganciare un modulo ad uno o più moduli, di differenti colori, con ciò arricchendo l’identità dell’oggetto.
La sfida di Atanor con San Lorenzo è quella di creare oggetti d’argento adeguati allo spirito del tempo. Questo processo è volto a raggiungere due obbiettivi: stabilire un eccellente rapporto tra materiali, forme, funzioni e far emergere non tanto i prodotti quanto il loro “perché”.
Per Atanor, San Lorenzo ha creato oggetti di una semplicità disarmante all’apparenza, che nascondono accorgimenti minimi ma importantissimi. Collana, braccialetto e anello alternano l’allegria del colore dato dalle perline di vetro, all’eleganza delle sfere d’argento.
L’anello a spirale si forma declinando il modulo base della collana: due triangoli terminali, con impressi i punzoni dell’argento, trattengono la sequenza di sfere e perline che scorrono lungo un filo d’argento, la cui grande flessibilità consente l’adattamento a qualsiasi dito.
A more personal and customized approach to the market that brings together product or fashion designers and handcrafting know-how, passed down through the generations, with a history that has been forgotten over time. To create an ethically correct production chain in which everyone involved in the production process earns his fair share.
“Mi sono divertito nel cercare di ripristinare, attraverso lo sviluppo di questi prodotti, una cultura che era stata abbandonata quando l’ industrializzazione era subentrata nella mentalità di tutti: ottimizzare e contenere i costi aumentando il volume produttivo. Questa nuova mentalità consumistica ha contribuito di conseguenza a emarginare i luoghi di riferimento come l’ Alpago che non erano in grado di soddisfare le richieste dell’ industria” (Luciano Benetton)
Perché proprio una coperta? Perché è un oggetto semplice ed allo stesso tempo indispensabile, quasi come il pane. La coperta Alpago è un prodotto diretto ed avvincente in quanto è stata realizzata con materia prime non tinte artificialmente, ma è stato dato valore ai colori naturali della lana d’Alpago . È semplice e lineare, in cui si possono distinguere la trama e i suoi naturali difetti, perché la lana non è stata né candeggiata né trattata.
Le due facce della coperta sono diverse tra loro, una è garzata mentre l’altra è follata per rispettare la tradizione delle coperte di una volta. Prima di tutto la lana viene lavata e mescolata, poi attraverso un macchinario viene cardata per creare il filo che viene tessuto su telaio a navetta. Infine la coperta viene infeltrita attraverso la follatura e garzata rendendo più voluminoso il pelo della lana che poi viene tagliato per una finitura più elegante.
Il lato corto, dove viene tagliata la coperta, presenta una finitura con ricamo a punto cavallo, un vecchio stile di ricamo rivisto per questa occasione in un colore a forte contrasto cromatico come l’ azzurro. L’altro lato invece è definito dalla cimossa, sempre di colore azzurro, realizzata durante la fase di tessitura della coperta.
Seguendo la volontà di rivisitare in chiave contemporanea gli oggetti della tradizione è stato sviluppato lo scialle Bourette, un oggetto quasi di altri tempi, comodo sia per uomini che per donne, un prodotto “intelligente perché invece di alzare il riscaldamento in casa, indossare uno scialle leggero come questo può aiutare ad avere un bilancio più favorevole a fine mese”.
Uno scialle leggero che può essere indossato per molti mesi all’anno, non essendo vincolato solo al periodo invernale. Così leggero e di minimo ingombro da poter essere portato in viaggio facilmente.
Lo scialle e la coperta Bourette sono prodotti che si distinguono per il mélange che caratterizza il tessuto di cui sono fatti, in cui un materiale molto fine ed elegante come la seta viene mescolato con un altro invece più grezzo e caldo come la lana. La bellezza delle sfumature di colore che si vengono a creare si coniuga perfettamente con la matericità del filato.
Lo scialle presenta delle finiture eleganti come i bottoni in legno di ebano con inciso il logo Atanor per essere allacciato sulle spalle e, come la coperta, delle cuciture di finitura sui lati con ricamo del marchio in filo nero.