Santiago nasce dall’esperienza vissuta da Tobia Scarpa durante il pellegrinaggio lungo l’omonimo cammino che attraversa la Francia e la Spagna.
Le lunghe aste in legno di frassino, complete di terminali, riprendono la forma della stampella “crossoea” e dei bastoni caratteristici utilizzati dai pellegrini come aiuto alla camminata. Santiago è privo di viti e chiodi. Le cinque aste che compongono la struttura sono tenute insieme da alcuni giunti meccanici realizzati esclusivamente con elementi in legno massiccio, che consentono all’appendiabiti di poter essere smontato e rimontato a piacimento.
Lo snodo centrale e i ganci portaborse sono in legno di noce. La base del tronco è in legno di radica, le cui fibre si presentano contorte e attorcigliate, conferendo al legno sia bellezza formale, sia particolare durezza e compattezza. Tutti gli elementi sono stati trattati con cera d’api naturale.
Secondo Piero Lissoni, un materiale ad alto rendimento meccanico è quasi facile da usare ma la scommessa sta nell’inventare o andare alla ricerca della resa migliore di un materiale naturale. Perché Piero Lissoni partecipa ad Atanor?
“Perché è divertente il fatto che non sia un vero e proprio progetto, perché le idee migliori sono quelle che nascono quasi per gioco o per errore, perché ha in sé le matrici del pensiero e della mano, unite alla matrice dell’errore.” (Piero Lissoni)
La caratteristica principale di quest’oggetto?
“Il fattore sorpresa è fondamentale, ogni oggetto sarà diverso dal suo gemello, lo sgabello avrà tanti fratelli ma ognuno diverso dal gemello precedente: la bellezza dell’errore. Ho cercato di disegnare un prodotto con gambe snelle e filanti per estremizzare l’utilizzo del legno.” (Piero Lissoni)
Lo sgabello Malga è una seduta in legno massiccio di noce o frassino, ricavata dalla radice del tronco e fissata su tre gambe passanti in legno di frassino, grazie all’utilizzo di cunei, sempre in frassino. Il tutto è finito a cera naturale.
“Alla fine è uno sgabello, ti siedi, non ti siedi, ci metti sopra il caffè, ti rovesci, maledici l’architetto: tutto secondo la regola!” (Piero Lissoni)
Baum inizia da un primo schizzo istintivo di un alberello, un gesto spontaneo e privo di una costruzione geometrica che aiuti a comprendere il perché sia stato fatto così invece che in un altro modo. La linea ininterrotta di questa intuizione, espressa da un unico gesto della matita che ricorda una foglia di Ginkgo, rappresenta l’idea di trasmettere il piacere di una relazione intima e profonda con la natura, un passo verso le cose vere. Così nasce Baum per Atanor, una seduta in legno massiccio di pero che funziona nei due sensi.
Baum accoglie nella sensualità delle sue forme due persone contemporaneamente, in un gesto d’amore, di cura e di gioco. Baum è il manifesto della nostra ambizione di migliorare la qualità della vita delle persone, attraverso architetture disegnate sulle emozioni per esprimere la gioia e il calore della serenità che cerchiamo negli oggetti che portiamo nelle nostre case.
Baum: 144 anime di legno massiccio di pero trattate con cera naturale e assemblate senza colle con elementi metallici nascosti con viti in acciaio inox realizzate su misura.
Nasce un po’ per gioco, rispondendo ad una iniziativa di una rivista francese che invitava alcuni designer a realizzare un oggetto partendo da soli due fogli di carta. Tobia Scarpa disegnando su questi due fogli individua, nel primo, le verghette verticali ad uncino e, dal secondo, la base ed il profilo, in una misura determinata dall’A4.
L’uncino si aggancia alla base e al profilo superiore attraverso un foro e viene bloccato da un cordino passante in cuoio naturale.
“Il cestino si chiama Girasole e l’ho sempre desiderato, ma non me lo danno”. (cit. Arch. Tobia Scarpa)
GIRASOLE. Cestino di forma quadrata in legno multistrato di frassino Ornata o mogano Tanaro, realizzati in esclusiva per il progetto Atanor certificato con incollaggio privo di formaldeide. Tutti gli elementi che compongono il cestino sono burattati e finiti superficialmente con olio di lino.