Secondo Piero Lissoni, un materiale ad alto rendimento meccanico è quasi facile da usare ma la scommessa sta nell’inventare o andare alla ricerca della resa migliore di un materiale naturale. Perché Piero Lissoni partecipa ad Atanor?
“Perché è divertente il fatto che non sia un vero e proprio progetto, perché le idee migliori sono quelle che nascono quasi per gioco o per errore, perché ha in sé le matrici del pensiero e della mano, unite alla matrice dell’errore.” (Piero Lissoni)
La caratteristica principale di quest’oggetto?
“Il fattore sorpresa è fondamentale, ogni oggetto sarà diverso dal suo gemello, lo sgabello avrà tanti fratelli ma ognuno diverso dal gemello precedente: la bellezza dell’errore. Ho cercato di disegnare un prodotto con gambe snelle e filanti per estremizzare l’utilizzo del legno.” (Piero Lissoni)
Lo sgabello Malga è una seduta in legno massiccio di noce o frassino, ricavata dalla radice del tronco e fissata su tre gambe passanti in legno di frassino, grazie all’utilizzo di cunei, sempre in frassino. Il tutto è finito a cera naturale.
“Alla fine è uno sgabello, ti siedi, non ti siedi, ci metti sopra il caffè, ti rovesci, maledici l’architetto: tutto secondo la regola!” (Piero Lissoni)
Il tema che sta alla base di Hoplow&Family è “riuscirà la felicità a trovarci?”, ispirato a un lavoro degli artisti Peter Fischli e David Weiss. Il piccolo HopLow, disegnato da Quarch Atelier, è un accesso verso un mondo che vuole varcare i confini del “solito” per portare chiunque lo possegga in un luogo magico.
“Disegnare una piccola lampada da comodino, un piccolo “oggetto privato”, ci ha permesso di lavorare sull’intimo bisogno dell’uomo di ombra; sulla trasformazione che l’ombra e il suo inscindibile complementare la luce sanno operare su un luogo, trasportandolo in un’altra dimensione: la dimensione del sogno. Pensiamo agli oggetti come a stati d’animo, custodi di un piccolo racconto udibile solo da chi sa perdersi oltre i confini della razionalità. La vera storia di HopLow (il funghetto disneyano che rincorre le note di Tchaikovsky) è quella di un personaggio costantemente fuori passo rispetto agli altri, il quale, pur non riuscendo mai a entrare nella coralità, passa sopra al fatto che tutto ciò che fa è sbagliato: va fuori passo come se fosse l’unico al passo! La distonia cessa di essere errore per diventare l’indispensabile accento alla coralità.” (Simone Fumagalli e Marina Del Monaco)
La forma dell’oggetto prende vita da un disegno tecnico nel quale ogni linea, studiata e giustificata, si trasforma nella naturalità di un gesto durante la fase di produzione. La qualità artigianale viene valorizzata attraverso la tecnica del vetro lavorato a lume che rende ogni pezzo diverso dall’altro e, quindi, unico. Hoplow&Family è una lampada funghetto composta da una base e da un paralume in vetro borosilicato, uniti da un sistema semplice che permette di interagire con l’oggetto e di personalizzarlo, giocando con diverse soluzioni cromatiche e dimensionali.
A more personal and customized approach to the market that brings together product or fashion designers and handcrafting know-how, passed down through the generations, with a history that has been forgotten over time. To create an ethically correct production chain in which everyone involved in the production process earns his fair share.
“Mi sono divertito nel cercare di ripristinare, attraverso lo sviluppo di questi prodotti, una cultura che era stata abbandonata quando l’ industrializzazione era subentrata nella mentalità di tutti: ottimizzare e contenere i costi aumentando il volume produttivo. Questa nuova mentalità consumistica ha contribuito di conseguenza a emarginare i luoghi di riferimento come l’ Alpago che non erano in grado di soddisfare le richieste dell’ industria” (Luciano Benetton)
Perché proprio una coperta? Perché è un oggetto semplice ed allo stesso tempo indispensabile, quasi come il pane. La coperta Alpago è un prodotto diretto ed avvincente in quanto è stata realizzata con materia prime non tinte artificialmente, ma è stato dato valore ai colori naturali della lana d’Alpago . È semplice e lineare, in cui si possono distinguere la trama e i suoi naturali difetti, perché la lana non è stata né candeggiata né trattata.
Le due facce della coperta sono diverse tra loro, una è garzata mentre l’altra è follata per rispettare la tradizione delle coperte di una volta. Prima di tutto la lana viene lavata e mescolata, poi attraverso un macchinario viene cardata per creare il filo che viene tessuto su telaio a navetta. Infine la coperta viene infeltrita attraverso la follatura e garzata rendendo più voluminoso il pelo della lana che poi viene tagliato per una finitura più elegante.
Il lato corto, dove viene tagliata la coperta, presenta una finitura con ricamo a punto cavallo, un vecchio stile di ricamo rivisto per questa occasione in un colore a forte contrasto cromatico come l’ azzurro. L’altro lato invece è definito dalla cimossa, sempre di colore azzurro, realizzata durante la fase di tessitura della coperta.
La sfida che ci ha lanciato Atanor era quella di sviluppare un oggetto che avesse una storia , obiettivo che ci poniamo con tutti i nostri progetti perchè abbiamo tantissime storie da raccontare, il problema è che molto spesso nessuno le vuole ascoltare!
Fin dall’inizio abbiamo considerato Atanor non come un progetto standard ma come un pensiero felice privo di sovrastrutture e limiti imposti dal mercato e in questo senso anche l’approccio di Merotto Milani ha contribuito, dandoci massima libertà di progettazione.
Janus nasce come un gioco bevendo una birra durante una serata al bar con gli amici. Nelle fasi iniziali non era ancora ben chiara la sua specifica destinazione d’uso. Poi, più il progetto veniva sviluppato e i suoi dettagli definitivi e più si scoprivamo le sue mille sfumature: un cubo, un comodino in camera da letto, un tavolino in salotto, una seduta, una piccola libreria.
Janus è un prodotto personalizzabile proprio perché sei tu che decidi come ti accompagnerà durante la tua vita.
La struttura è in legno multistrato curvato ed impiallacciato in rovere rigatino con finitura a cera naturale, per esaltare la morbidezza ed il colore del materiale.
Le maniglie in cuoio naturale gli danno un tocco classico di eleganza.
La continua collaborazione con la Merotto Milani srl ha permesso di evidenziare i dettagli, la cerniera per esempio rappresenta un progetto nel progetto, è stata disegnata e realizzata in ottone tornito appositamente per definire il movimento di apertura e chiusura di Janus.